“Apparentemente questo enunciato suona singolare: Bologna non ha un fiume che l’attraversi e non presenta un sistema visibile di canalizzazioni né di numerose fontane. Così per chi vi passa, ma anche per chi vi risiede, è città che non mostra acqua corrente, ma solo strade d’infiniti portici e saldi legami con la pianura e le incombenti colline.
Il pieghevole illustrato si prefigge di dimostrare il contrario, ovvero che nell’area urbana bolognese rimangono testimonianze numerose di un sistema idraulico artificiale che nel passato ne connotò l’immagine e che, soprattutto, favorì lo sviluppo delle industrie, in particolare quella per la lavorazione della seta, mentre consentiva traffici e trasporti mediante una navigazione allacciata al corso del Po, e da qui a Venezia e alle terre d’oltremare.
[…] Si propone quindi la segnalazione di tutti i luoghi notevoli, sia in area urbana che metropolitana, ove ancora l’acqua incanalata si vede e si apprezzano edifici legati alla regolazione e al suo sfruttamento energetico. La dimensione spaziale prescelta dal pieghevole è quella che asseconda lo sviluppo della rete idrica artificiale derivata dal fiume Reno e dal torrente Savena, passante per la città e defluente alla pianura sino a Bentivoglio, secondo una misura adattabile anche alla bicicletta, per un viaggio realmente regolato sull’andare dell’acqua. Un invito alla riscoperta disegnato su di un’apposita cartografia descrittiva, costruita alla maniera antica, in cui le vignette imitative del vero mirano a sollecitare curiosità e una visita, su percorsi spesso lontani, anche mentalmente, dalle vie che percorriamo tutti i giorni.” (tratto dall’introduzione alla cartina, scritta da Ezio Raimondi, allora Presidente onorario dell’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna).
Nel 2013 il Consorzio della Chiusa di Casalecchio e del Canale di Reno, in collaborazione con l’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, pubblica un’edizione aggiornata e ampliata della cartina “Bologna città d’acque”, stampata da Editrice Compositori, che si rivela essere tuttora preziosa risorsa per conoscere i siti d’acqua cittadini.
La mappa è disponibile sia in italiano che in inglese presso la nostra sede e nei seguenti punti vendita:
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